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Diabete > Conoscere il diabete > Vocabolario del diabete Vocabolario del diabeteALCOLICIGli effetti dell'alcool sul nostro organismo sono spesso benefici (p.es. riducendo il rischio cardiovascolare) purché esso venga assunto in quantità moderata. Torna all'indice dei contenuti ALIMENTAZIONEL'organismo ha bisogno che siano assunti quotidianamente alimenti in grado di fornire tutti i principi nutritivi, secondo determinate proporzioni che variano in funzione di sesso, costituzione, età e attività svolta. Torna all'indice dei contenuti ANZIANIIl diabete è una malattia molto frequente tra gli anziani: ne soffre circa il 12% degli ultrasessantacinquenni italiani. Sebbene questa patologia sia oggi controllabile, va diagnosticata ed affrontata in tempo e soprattutto non sottovalutata, in quanto, se mal curata, rappresenta un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, per le infezioni, per le malattie oculari, per le malattie nervose, tutte fortemente invalidanti per la vita normale. Torna all'indice dei contenuti AUTOCONTROLLOQuando si parla di diabete, con il termine 'autocontrollo' si intende in senso stretto la misurazione della glicemia effettuata in genere dal paziente con degli appositi strumenti portatili (i lettori o reflettometri). La possibilità di controllare autonomamente il livello di glucosio è considerata il secondo passo più importante nella storia della terapia del diabete, dopo la scoperta dell'insulina. Torna all'indice dei contenuti BAMBINI E DIABETESpesso, chi non lo conosce, crede che il diabete sia una malattia limitata agli adulti ed agli anziani. Anche se la maggior parte dei diabetici, soprattutto di tipo 2, fanno parte di questa fascia di età, esiste una forma di diabete, il tipo 1, che può esordire anche in età pediatrica ed è caratterizzata dalla necessità di cure e di controlli intensivi. Torna all'indice dei contenuti CAMPI SCUOLAL'esperienza dei campi scuola è nata nel 1925 a Detroit (Stati Uniti) grazie al Dott. Wendt. Nello stesso anno Elizabeth Devine, infermiera della Joslin Clinic comincia la sua esperienza ospitando nella propria casa di vacanza un ragazzo diabetico per insegnargli i rudimenti dell'autocontrollo. Da allora tali esperienze si sono moltiplicate ovunque, sbarcando in Europa, dapprima in Francia nel 1953 con le esperienze di Lestradet e Francois e infine nel 1973 in Italia per iniziativa dei pediatri di Trieste. Torna all'indice dei contenuti CARBOIDRATIUna delle tre principali fonti di calorie nell'alimentazione. Si dividono in carboidrati semplici e complessi. I carboidrati semplici, detti zuccheri, si trovano normalmente in frutta, verdura e latticini, nonché in caramelle, miele, zucchero da tavola e sciroppi. I carboidrati complessi, detti amidi, si trovano in pane, cereali, legumi, riso e pasta. Il metabolismo trasforma tutti i carboidrati in glucosio e in glicogeno. L'assunzione di carboidrati provoca un immediato aumento della glicemia. Nel diabete l'insufficienza dell'insulina o la resistenza all'insulina impediscono l'utilizzo degli zuccheri, che si accumulano così nel sangue. Torna all'indice dei contenuti CELIACHIAÈ una patologia cronica indipendente, ma a volte associata al diabete di tipo 1. È caratterizzata dall'intolleranza al glutine, una proteina presente nei cereali (esclusi riso e granoturco) e in vari legumi che danneggia la parete intestinale di chi è affetto da celiachia e impedisce così l'assimilazione dei nutrienti. Torna all'indice dei contenuti CHETOACIDOSIÈ una grave situazione clinica che si verifica quando in mancanza di insulina, l'organismo comincia ad utilizzare massivamente gli acidi grassi per ottenere energia. Torna all'indice dei contenuti COMPLICANZEVa subito detto che allo stato attuale e con le moderne terapie, le complicazioni descritte possono essere sicuramente evitate. Quando ci si imbarca su un aereo o su una nave, ci vengono offerti dei libretti di istruzione su come comportarsi in caso di naufragio o atterraggio di emergenza: non per questo il messaggio da cogliere è che l'aereo o la nave finiranno con lo schiantarsi al suolo od affondare. Leggete quindi queste pagine con serenità, con l'unico scopo di meglio comprendere e conoscere il diabete. La comparsa delle prime complicanze rappresenta una svolta nel rapporto col proprio diabete. Se il sintomo viene preso per tempo può fermarsi o regredire rinforzando le motivazioni all'autocontrollo del paziente. Insomma non è mai troppo tardi. La microangiopatia diabetica è un'importante complicanza, che interessa i piccoli vasi di diversi organi come occhio, rene e nervi; si può verificare, a lungo termine, nei soggetti affetti da diabete mellito con controllo non ottimale. La retinopatia diabetica è l'aspetto più conosciuto della microangiopatia diabetica. La macroangiopatia e l'ipertensione sono due complicanze del diabete che colpiscono il sistema cardiovascolare e possono essere molto pericolose. Vanno quindi tenute sotto controllo con un'alimentazione sana e l'esercizio fisico e, se necessario, con i farmaci opportuni. La neuropatia è un malfunzionamento delle fibre nervose, il cui compito è quello di trasmettere informazioni, sotto forma di impulsi elettrici, tra il cervello e tutti gli organi e tessuti del corpo. Il buon controllo metabolico e la prevenzione costituiscono gli strumenti più efficaci contro di essa. La nefropatia è la maggior causa di morbidità e mortalità associata al diabete, specialmente nell'insulinodipendente. La microalbuminuria può aiutare a prevenire i disturbi renali, nonché quelli cardiovascolari. I piedi sono tra le parti del corpo più vulnerabili per le complicanze diabetiche. La mancata prevenzione e cura del piede diabetico può portare, a lungo andare, alla claudicatio e, nei casi estremi, all'amputazione di parte o dell'intero arto. La correzione di anormalità biomeccaniche riduce molto il rischio di ulcere del piede diabetico: è quanto emerge dall'incontro annuale dell'American College of Foot and Ankle tenutosi nel 2002. Il deficit erettile, spesso associato ad ipertensione, rappresenta una complicanza che, quando colpisce, influisce notevolmente sulla qualità della vita del paziente. Negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti nella terapia della disfunzione erettile: ecco una panoramica sulle più attuali cure farmacologiche. Ma il deficit erettile è una complicanza che spesso nulla a che fare con problemi di ordine fisiologico. Conoscere la sessualità nell'uomo può aiutare a superare questo problema. La donna, come l'uomo può andare incontro ad alcuni problemi che coinvolgono la sua sfera sessuale: nell'articolo disfunzioni sessuali in donne con diabete di tipo 1 recentemente apparso su Diabetes Care, vengono presentati i risultati di uno studio controllato. Anche la pelle può essere soggetta a complicanze dovute essenzialmente alle alterazioni del metabolismo del glucosio. L'esercizio fisico è molto importante per poter mantenere una glicemia ben bilanciata e per diminuire il rischio di complicanze derivanti dal diabete. Alcune informazioni utili in questa pagina. Questioni di pelle. Il miglioramento dell'autocontrollo e la purezza sempre maggiore delle insuline hanno reso rare le malattie cutanee in passato associate al diabete. Ma molte rimangono prive di terapie specifiche e la loro diagnosi non è sempre facile. Torna all'indice dei contenuti DCCTSigla di Diabetes Control and Complications Trial, un imponente studio (trial) effettuato negli Usa tra il 1983 e il 1993 su 1.400 pazienti insulino-dipendenti. Ha dimostrato che un attento controllo della glicemia riduce le complicanze del diabete di tipo 1, come retinopatia, neuropatia, nefropatia diabetica. I risultati del DCCT sono stati confermati anche per i diabetici non insulino-dipendenti da un altro trial, lo UKPDS, terminato nel 1998. Torna all'indice dei contenuti DIABETESi definisce comunemente 'diabete' un insieme di condizioni assai diverse che hanno solo due punti in comune: la difficoltà di mantenere sotto controllo la quantità di zuccheri nel sangue (glicemia) e la cronicità della condizione. La glicemia è il risultato di un equilibrio (equilibrio glicemico) al quale concorrono: la quantità di carboidrati assunta con l'alimentazione; la quantità di zuccheri prodotta o presente nel fegato e nelle cellule; il consumo di zuccheri richiesto dall'esercizio fisico e l'insulina. Torna all'indice dei contenuti DIABETE DI TIPO 1Esistono varie forme di diabete, in una di queste, detta Diabete di tipo 1 o DM1, il pancreas non è più in grado di produrre insulina. Il paziente dipende quindi dalle iniezioni di insulina, per questo si parla anche di diabete insulino-dipendente mentre è ormai abbandonata la vecchia definizione di diabete giovanile (anche se in effetti nella gran parte dei casi la malattia appare fra i primi mesi di vita e i 17-18 anni) così come quella di IDDM. Torna all'indice dei contenuti DIABETE DI TIPO 2Diabete di tipo 2 o Diabete non insulino-dipendente è di gran lunga la forma più frequente di diabete. Torna all'indice dei contenuti DIABETE NEL MONDOIl diabete è una delle patologie più diffuse nel mondo. Nei paesi avanzati, e soprattutto nei paesi che da poco hanno cambiato le loro abitudini alimentari il numero di casi aumenta continuamente. Intenso è lo scambio di informazioni fra i diversi paesi sul tipo di assistenza da offrire alle persone con il diabete. Questa 'diplomazia del diabete' che vede impegnati, su un piede di parità, Sistemi sanitari, Società Scientifiche e Associazioni dei pazienti è iniziata nel 1989 con un convegno a Saint-Vincent in Italia. Torna all'indice dei contenuti EDUCAZIONE TERAPEUTICAL'Educazione sanitaria è la chiave di volta nella gestione del Diabete. Il DCCT (Diabetes Control and Complications Trial ) ha chiaramente dimostrato che:
Torna all'indice dei contenuti EMOGLOBINA GLICOSILATAL'emoglobina è una sostanza presente nel sangue che tende in qualche misura a 'glicarsi', cioè a legarsi a molecole di glucosio. Nel test dell'emoglobina glicosilata la percentuale di emoglobina glicata sull'emoglobina totale testimonia la quantità di glucosio che è stata presente nel sangue nei due-tre mesi precedenti al test e permette di valutare l'autocontrollo glicemico messo in atto da un paziente in un certo arco di tempo. Torna all'indice dei contenuti FUMOGli effetti deleteri della nicotina sono ben conosciuti dalla maggior parte delle persone (è ormai riconosciuto che il consumo di tabacco si associa ad una aumentata incidenza di tumori polmonari ed è una delle maggiori cause di malattie cardiovascolari come angina, infarto miocardico, ictus, arteriopatia agli arti inferiori). Ma non tutti i diabetici sanno che per loro il rischio di sviluppare tali condizioni è tre-quattro volte maggiore in quanto vengono a sommarsi ad altri fattori di rischio. Torna all'indice dei contenuti GENETICAIl diabete di tipo 1 si manifesta improvvisamente, ma la sua insorgenza è il punto di arrivo di un lungo processo. È quindi possibile in qualche misura prevederlo. Anche per il diabete di tipo 2 si può parlare, impropriamente, di predizione, in quanto è preannunciato dalla insulinoresistenza ed è collegato a fattori di rischio quali l'obesità o il sovrappeso. Torna all'indice dei contenuti GLUCAGONEIl glucagone è un ormone prodotto dalle cellule Alfa del pancreas che innalza il livello di zucchero nel sangue in caso di ipoglicemia. Può essere iniettato in caso di grave crisi ipoglicemica. Torna all'indice dei contenuti GRASSII grassi sono una delle tre classi di alimenti che forniscono calorie al corpo. Si dividono in grassi saturi, che a temperatura ambiente si presentano solidi, e sono generalmente di origine animale, come burro, grassi di carne e lardo, che tendono a far crescere il colesterolo, e grassi insaturi (monoinsaturi e polinsaturi), liquidi a temperatura ambiente, che provengono da piante, olio di oliva o di semi, che invece tendono ad abbassare i livelli di colesterolo. Torna all'indice dei contenuti GRAVIDANZAIn gravidanza, una glicemia elevata, cioè un livello di zucchero nel sangue più ato del normale, può essere responsabile di gravi problemi per il feto. In particolare, una iperglicemia nel primo trimestre rappresenta un fattore di rischio per la comparsa di anomalie congenite, soprattutto a carico del sistema cardiovascolare, del sistema nervoso, dei reni e delle vie urinarie. Torna all'indice dei contenuti INSULINAOrmone prodotto dal pancreas e precisamente dalle cellule Beta contenute nelle cosiddette isole di Langerhans. L'insulina permette alle cellule di utilizzare il glucosio contenuto nel sangue, trasformandolo in energia. La causa del diabete è appunto la mancanza di insulina, o la sua insufficiente produzione, o la resistenza all'insulina. Torna all'indice dei contenuti IPERGLICEMIALa glicemia, vale a dire la concentrazione di glucosio nel sangue è il valore principale che un paziente diabetico deve controllare. La glicemia si esprime normalmente in mg/dl (milligrammi per decilitro). Si definisce 'iperglicemia' la presenza di una percentuale di glucosio nel sangue superiore al normale. La tendenza all'iperglicemia è il punto in comune fra tutte le varie forme di diabete. Torna all'indice dei contenuti IPERTENSIONEIpertensione: pressione sanguigna alta, costantemente sopra la norma, che di solito è di 140/90 mmHg (rispettivamente massima e minima). Nel diabetico l'ipertensione può compromettere la funzionalità dei reni, e può essere ben prevenuta e affrontata con una terapia di ACE-inibitori. Torna all'indice dei contenuti IPOGLICEMIAÈ la complicazione acuta più frequente nel diabete tipo 1 e sopraggiunge quando i livelli di zucchero nel sangue scendono troppo. Torna all'indice dei contenuti MICROINFUSOREÈ un piccolo apparecchio ad alta tecnologia che immette insulina nel corpo in continuazione e a dosi regolabili attraverso un catetere inserito nell'addome e mantiene costante l'insulinemia. Ha dei comandi che consentono di aumentare, se necessario, le dosi di insulina. Torna all'indice dei contenuti MODYIl Diabete mellito non insulino-dipendente a esordio giovanile: detto anche MODY (Maturity Onset Diabetes in the Young), pur essendo un diabete di tipo 2 (che abitualmente inizia dopo i 40 anni), colpisce giovani sotto i 30 anni, obesi e con predisposizione genetica. Sviluppa lentamente, e le complicanze appaiono raramente e in età più avanzata. È attribuito a carenza di glucochinasi, enzima del metabolismo del glucosio. Torna all'indice dei contenuti NEFROPATIALa nefropatia diabetica è causata dal deterioramento dei 'filtri' che nei reni garantiscono la pulizia del sangue. È un processo che richiede diversi decenni di continuo scompenso glicemico, ragion per cui la complicanza è più comune nei diabetici di tipo 1. La presenza di albumina nel sangue consente di prevedere con moltissimo anticipo l'insorgenza della malattia. Torna all'indice dei contenuti NEUROPATIALa Neuropatia è una famiglia di complicanze a carico del sistema nervoso. Le neuropatie diabetiche più comuni sono la neuropatia sensitiva, la neuropatia periferica, la neuropatia autonomica o somatica e la mononeuropatia. La neuropatia sensitiva colpisce i nervi che controllano il tatto, la vista o la percezione del dolore; la neuropatia periferica colpisce le braccia, le gambe e i piedi, con formicolii e dolore; la neuropatia autonomica o somatica o viscerale infine colpisce il sistema nervoso involontario o neurovegetativo (e quindi organi come il cuore, la vescica o l'apparato digerente), con sintomi quali sudorazione, diarrea, tachicardia, ipotensione e impotenza; la mononeuropatia infine colpisce un singolo nervo. Torna all'indice dei contenuti OBESITÀCondizione nella quale una persona ha un indice di massa corporea superiore a 30. L'obesità è chiaramente legata sia all'insorgere del diabete di tipo 2 sia alla frequenza e gravità delle complicanze. Torna all'indice dei contenuti PIEDE DIABETICOL'iperglicemia può provocare la chiusura dei vasi capillari alle estremità e la progressiva riduzione nella sensibilità dei piedi. Privi della sensazione del dolore è facile provocarsi piccoli tagli o ulcere e non medicarli subito. I capillari bloccati non riescono a far giungere farmaci o anticorpi. I tessuti si infettano, si deteriorano e possono andare in cancrena. È quindi necessario che il diabetico controlli attentamente l'igiene del piede, e che ricorra al diabetologo qualora noti un taglio che fatica a rimarginarsi o qualsiasi strano segnale. Torna all'indice dei contenuti PREVENZIONELa ricerca scientifica più avanzata è impegnata a rispondere alla domanda 'come posso evitare o ritardare l'inizio del diabete?'. Nel caso del diabete di tipo 1 si è ancora in fase iniziale di sperimentazione. Nel caso del diabete di tipo 2, anche se i meccanismi non sono ancora del tutto chiari, è assodato che l'esercizio fisico costante e la riduzione del grasso addominale (la 'pancetta') contribuisce a ritardare e forse a scongiurare l'inizio del diabete. Questa è la cosiddetta prevenzione 'primaria'. La prevenzione 'secondaria', vale a dire le misure necessarie per evitare non tanto il diabete quanto le complicanze, è invece ormai assodata. Tanto più e tanto più a lungo si mantiene la glicemia a livelli normali, tanto meno è probabile l'insorgere delle microangiopatie (piede, occhio, reni). Per ridurre il rischio di macroangiopatie (che danno luogo a infarti e ictus) occorre tenere sotto controllo anche la pressione, il colesterolo e la dislipidemia. Torna all'indice dei contenuti PUNGIDITOLe Case produttrici di materiali e sistemi per il monitoraggio del diabete si sono poste il compito di controllare i fattori che possono ostacolare la compliance primo fra tutti, perché negarlo, il dolore. Torna all'indice dei contenuti RETINOPATIA DIABETICAI capillari della retina, la parte dell'occhio che trasforma la luce in impulsi nervosi, possono essere indeboliti da anni di iperglicemia. Si chiudono, si bloccano, si rompono, rilasciano sostanze grasse e vengono sostituiti da nuovi capillari che crescono 'a gomitolo'. Tutti elementi che contribuiscono a rovinare la retina e perfino a lacerarla, rendendo dapprima offuscata e poi via via quasi impossibile la vista. Per fortuna il processo è controllabile, sia migliorando il compenso glicemico, sia con micro-interventi effettuati con il laser. A patto di farsi controllare spesso. Torna all'indice dei contenuti RICERCALa ricerca scientifica è centrale nella cura di patologie come quella del diabete. Ma è anche molto costosa. Sul reperimento di fondi per finanziare questa preziosa attività si concentrano gli sforzi di organizzazioni nazionali ed internazionali come la Telethon, la JDFR e l'ADA. Torna all'indice dei contenuti SESSUALITÀLa sessualità è un argomento che interessa tutti e coinvolge molti aspetti della vita di ogni individuo. Il diabetico, a volte, vive la propria sessualità con timore, sia per motivi psicologici (paura del rifiuto) sia per motivi fisici (spesso il diabete è visto come una minaccia alla propria funzione sessuale). Torna all'indice dei contenuti STRISCEGrazie alla 'striscia', o per meglio dire grazie al 'sistema' costituito da pungidito, striscia e misuratore, il diabetico può oggi verificare quando desidera il livello degli zuccheri nel sangue, controllando le scelte (di alimentazione, di attività fisica, di terapia) fatte e modificando su questa base, per esempio, la quantità di insulina da iniettare, le attività da svolgere e così via. Riacquisisce insomma il controllo su se stesso. Torna all'indice dei contenuti TRAPIANTOIl trapianto di pancreas dovrebbe essere considerato un'accettabile alternativa alla terapia insulinica in quei diabetici con insufficienza renale, che hanno avuto o stanno per avere un trapianto di rene, perché l'aggiunta del pancreas non mette in pericolo la loro vita, ma potrebbe migliorare la sopravvivenza del rene e ripristinare una glicemia normale. Torna all'indice dei contenuti VIAGGIIn vacanza e per lavoro, i viaggi rappresentano spesso momenti molto importanti per la nostra vita, che vanno affrontati nella massima serenità e sicurezza. Anche con il diabete, si può affrontare qualsiasi tipo di viaggio, purché ci si prepari in modo adeguato, a seconda della lunghezza del viaggio e del posto dove ci si deve recare. Torna all'indice dei contenuti ZUCCHERII carboidrati (o zuccheri) si distinguono in semplici (per es. saccarosio cioè zucchero da cucina, fruttosio presente nella frutta e nel miele, lattosio presente nel latte) e complessi (per es. amido e fibre presenti in cereali, patate e legumi). |