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Raccomandazioni per una dieta corretta
Secondo la American Diabetes Association
A cura del Prof. Paolo Brunetti, Direttore Dipartimento di Medicina Interna Università degli studi Perugia
Un corretto approccio nutrizionale è una componente fondamentale del trattamento del paziente diabetico e della sua educazione all'autocontrollo.
Per formulare le proprie raccomandazioni aggiornate al 2002, l'"American Diabetes Association" ha passato in rassegna gli studi disponibili in letteratura sull'argomento, attribuendo alle varie evidenze disponibili un indice di attendibilità graduato in rapporto alla solidità delle prove fornite, compiendo così un significativo passo avanti verso l'estensione dei principi fondanti della "Evidence Based Medicine" o "Medicina basata sulle prove" dall'area farmacologica a quella nutrizionale.
Ne è scaturito un documento (Diabetes Care 25; 550, 2002) che riflette la posizione ufficiale della American Diabetes Association sui vari aspetti della dieta del paziente diabetico con l'intento di promuovere alcuni obiettivi fondamentali:
- mantenere la glicemia entro livelli il più possibile prossimi alla norma onde prevenire la insorgenza delle complicanze croniche.
- ottenere un profilo lipidemico idoneo a ridurre il rischio cardiovascolare.
- prevenire e trattare le complicanze micro e macrovascolari ivi incluse la nefropatia e l'ipertensione arteriosa.
Raccomandazioni sull'uso dei carboidrati
- Privilegiare cerali integrali, frutta, verdura, latte scremato
- La quantità complessiva dei carboidrati ingeriti è più importante della qualità e dell'indice glicemico degli alimenti
- Il saccarosio può essere usato purché in sostituzione di una quantità equivalente di altri carboidrati
- I dolcificanti artificiali quali aspartame e saccarina possono essere usati senza timore di tossicità
Raccomandazioni sull'uso dei grassi
- La quota di grassi saturi deve essere inferiore al 10%. Con valori di colesterolo LDL >= 100 mg/dl è opportuno scendere al di sotto del 7%.
- La quota di colesterolo dovrebbe essere inferiore a 300 mg/die. Con valori di colesterolo LDL >= 100 mg/dl è opportuno scendere al di sotto di 200 mg.
- Per abbassare il colesterolo LDL, si deve ridurre l'apporto di grassi saturi sostituendoli con carboidrati oppure, ove non si persegua l'obiettivo di una riduzione del peso, con grassi monoinsaturi.
- Gli acidi grassi poliinsaturi dovrebbero rappresentare il 10% dell'apporto energetico.
- Evitare l'introduzione di acidi grassi poliinsaturi "trans".
Raccomandazioni sull'uso di proteine
- Se la funzione renale è normale, l'ingestione abituale di proteine (15-20% dell'apporto calorico) non deve essere ridotta.
- Nei diabetici, specie se in scarso controllo metabolico, il fabbisogno di proteine può essere superiore a quello teorico ma comunque compreso entro il 15-20%.
- Nei diabetici di tipo 2 in buon controllo metabolico l'aggiunta di proteine non modifica il picco glicemico post-prandiale.
- In presenza di microalbuminuria l'apporto di proteine deve essere ridotto a 0,8 - 1 g/die e in presenza di macroalbuminuria a 0,8 g pro die.
Raccomandazioni sull'uso di alcool
- L'introduzione di alcool non dovrebbe superare i due "drink" per l'uomo e uno per la donna.
- Un "drink" equivale approssimativamente a 150 ml di vino, 300 di birra e a 50 di alcolici pesanti.
- Per evitare l'ipoglicemia l'alcool deve essere assunto insieme al cibo.
RACCOMANDAZIONI SULL'IMPIEGO DELL'ASPIRINA
L'American Diabetes Association formula un giudizio positivo in merito all'impiego dell'aspirina, come strumento di prevenzione cardiovascolare nei diabetici, e fornisce le seguenti raccomandazioni.
- Usare l'aspirina in piccole dosi (70-325mg/die) per la prevenzione secondaria, in soggetti diabetici portatori di malattie cardiovascolari (infarto del miocardio, angina, rivascolarizzazione, ictus, TIA, insufficienza vascolare periferica)
- Usare l'aspirina in piccole dosi per la prevenzione primaria, nei diabetici di tipo 1 e 2 ad alto rischio di patologia cardiovascolare in quanto rispondenti ad una o più delle seguenti caratteristiche:
- Storia familiare di malattia coronarica
- Abitudine al fumo
- Obesità: BMI>27,8 negli uomini, >27,3 nelle donne
- Micro o macroalbuminuria
- Iperdislipoproteinemia
- Colesterolo >200mg/dl
- LDL Colesterolo ³ 100mg/dl
- HDL Colesterolo < 45mg/dl negli uomini, <55mg/dl nelle donne
- Trigligeridi >250mg/dl
- età > 30 anni
- Preferire l'uso di preparazioni gastro-resistenti di aspirina
- Non usare l'aspirina al di sotto dei 21 anni
- L'aspirina è controindicata in presenza di allergia all'aspirina, diatesi emorragica, terapia anticoagulante, insufficienza epatica.
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